un volantino distribuito al presidio sotto baldenich di sab. 20/11

PRIGIONIERI DENTRO E FUORI

“Qui dentro questi muri, le acque sono torbide
succedono cose allucinanti e disumane.
E’ una discarica di corpi.
Dove si muore.”
Chiunquelidentro

Il carcere è un inferno e quello di Belluno non è da meno.
A Baldenich il 26 settembre è morto Mirco, pochi giorni dopo Simone ha rischiato di morire per un coma farmacologico. Prima ancora un ragazzo ha ingoiato un tagliaunghie e un altro ancora si è cucito la bocca in segno di protesta per la vita allucinante che si conduce la dentro. In certe situazioni resta solo il proprio corpo per “fare qualcosa” contro una vita allucinante, una non vita!
In carcere si vive in 6 in celle di 4 metri quadri, il cesso è di un metro per mezzo in cui, tra le feci, ci si lavano anche le stoviglie. Si viene imbottiti di psicofarmaci, cosi non si rompe i coglioni a chi ci “lavora” dentro. Le botte dalle guardie sono ordinarie e ben assestate: dolore e niente lividi, tranne quando scappa la mano (come è successo a Stefano Cucchi…). Fateci caso: quando muore un detenuto di solito la versione ufficiale è il “suicidio” o qualche “malessere”, l’autopsia viene eseguita frettolosamente, i parenti avvertiti ore dopo, le onnipresenti telecamere stranamente non hanno registrato niente… e magari tutto questo succede a un ragazzo a cui mancano pochi mesi per uscire, come Mirco.

Ma cosa abbiamo in comune noi qui fuori con chi è chiuso li dentro? Sicuramente la possibilità di finirci, prima o poi: il carcere è li come monito concreto contro chi si permette di “deviare”. Due terzi dei detenuti/e sono reclusi per reati aventi connotazioni fondamentalmente sociali  (furti, spaccio o consumo, immigrazione). Dentro si finisce con poco, per una canna, perché non hai un pezzo di carta con su scritto “cittadino italiano”, perché “smatti” quando non ce la fai più o magari per una manifestazione: a mano a mano che la miseria si allarga, sempre più reati vengono inscritti nei codici penali e nuove gabbie sono pronte ad accoglierci…
Capita anche che quando meno te lo aspetti ti trovi in balia “tutori dell’ordine”: come è successo a Stefano Frapporti, fermato un pomeriggio dai carabinieri tornando dal lavoro in bicicletta, morto in carcere la mattina dopo! O come è successo a Federico Aldrovandi e succede a tutti quelli che si trovano soli di fronte al potere in carcere e fuori.
Forse questo è il problema: essere “soli/e”.  Sopruso dopo sopruso siamo abituati al peggio: alla paranoia securitaria, alle telecamere, ai posti di blocco, all’autorità e all’ordine, ai militari che fanno conferenze agli studenti, alla polizia coi cani antidroga a scuola, ad essere fermati dagli sbirri in ogni momento, ad un controllo sempre più invasivo, ad un potere sempre più “protettivo”, ai nostri volti riflessi su vetrine luccicanti, alla guerra.

MAGARI PARTE DELLA SOLUZIONE STA NELL’ESSERE MENO SOLI NELLA VITA QUOTIDIANA: SCOPRIRE SOLIDARIETÀ MAI IMMAGINATE, RITROVARSI AD INVENTARE MODI PER DIFENDERCI ASSIEME DA UNA SOCIETÀ SEMPRE PIÙ CARCERARIA, DALLE SUE LEGGI E DALLE SUE GUARDIE.

FORSE È QUESTO UN MODO PER DARE SOSTANZA AL GRIDO “NOI NON SCORDIAMO MIRCO E TUTTI QUELLI CHE HANNO SUBITO LA SUA SORTE”: PERCHÉ LA SOLIDARIETÀ CON I DETENUTI APRA SQUARCI SULLA REALTÀ CHE OGNUNO DI NOI VIVE, TUTTI I GIORNI, E CI PERMETTA DI CAMBIARLA!

solidali

Sabato 20 Novembre dalle 15.00: ancora sotto al carcere di Baldenich a Belluno!

UN VOLANTINO DISTRIBUITO ALLA CONFERENZA SULLE “MISSIONI DI PACE ITALIANE” A FELTRE

Sabato 30 Novembre le forze armate (alpini e carabinieri) hanno organizzato una conferenza per spiegare quanto buone e giuste siano le guerre che l’esercito italiano fa in giro per il mondo. Ha partecipato anche un rappresentante di Emergency…Questo il volantino Hallowinesco distribuito per l’occasione.

Presidio sotto al carcere di Baldenich a Belluno!

Di carcere si muore: Mirco è morto nel carcere di Belluno

DI CARCERE SI MUORE

Mirco Sacchet, di 27 anni, è morto domenica 26 settembre nel carcere di Baldenich (Belluno) dove stava scontando
una pena di 2 anni.
Mirco non lo conoscevamo personalmente e non abbiamo idea del perchè si sia tolto la vita a pochi mesi dalla scarcerazione. Ma i forti dubbi dei familiari e di chi lo conosceva ci bastano a considerarlo una vittima di un  sistema inumano e mortifero che ci rifiutiamo di considerare “normale”.

Mirco è la 51esima persona che si toglie la vita in un carcere italiano dall’inizio dell’anno. 180 i tentati suicidi!
Pochi giorni fa a Baldenich un ragazzo ha ingoiato un tagliaunghie per protesta, e il 14 agosto un altro si è cucito la bocca perchè non gli curavano una gamba…
Nelle fatiscenti carceri italiane sono detenuti quasi 70000 prigionieri a fronte di nemmeno 45000 posti, i percorsi
di reinserimento sociale sono pressochè inesistenti e l’assistenza sanitaria scarsissima.
BALDENICH NON FA ECCEZIONE: E’ UNA MERDA COME TUTTI GLI ALTRI!

La cosa allucinante è che i reati perseguiti più severamente sono quelli che più hanno a che fare con cause profondamente sociali:è evidente che il carcere assomiglia sempre più al “nuovo” programma sociale previsto per i
poveri.
Gran parte dei detenuti infatti sono dentro per reati di poco conto: povera gente che qualche cambiamento legislativo farebbe uscire subito. Il 27% dei detenuti è composto da tossicodipendenti. Il 38% da immigrati senza documenti.
Facciamo un esempio: abolendo la legge Fini-Giovanardi sulle droghe e la Bossi-Fini sull’immigrazione uscirebbero
subito 2/3 dei prigionieri! Altro che grandi criminali da cui difendere la società!

Noi vogliamo ascoltare le grida che vengono dal carcere, essere solidali con chi dentro il carcere protesta per condizioni più vivibili. Il problema non si risolve certo costruendo nuove carceri. Per invertire questa tendenza ad una società sempre più carceraria è necessario lottare tutti. Dentro come fuori.

*Solidarietà con i detenuti*

desideranti

ROMPERE L’ASSEDIO DI GAZA: BENEFIT PER LA PALESTINA

UN DOSSIER SULL’ALLUMINIO E SULLA SAPA DI FELTRE

E’ IN DISTRIBUZIONE AL DESIR

“UNA COLATA VI SEPPELLIRA”, APPROFONDIMENTO SUI
DISASTRI DEL CICLO DELL’ALLUMINIO SCRITTO GUARDANDO ALLA MEGA
FONDERIA “SAPA” SITA IN CENTRO A FELTRE (bl).
A CURA DI STAMPERIA DESIDERIO

SCARICALO CLICCANDOQUI O SULL’IMMAGINE

per contatti stamperiadesiderio@stronzi.org

L’alluminio è un elemento paradigmatico del mondo in cui viviamo e della sua logica produci-consuma-crepa.
Basti pensare che serve per produrre un’enorme quantità di merce, 30% della quale è materiale militare.
Fattore scatenante di questi ragionamenti è la notizia dell’ampliamento
della fonderia Sapa/Alcoa di Feltre, che da decine di anni produce
alluminio in pieno centro cittadino, col relativo aumento di conseguenze
nocive.
Il fatto ha provocato una reazione embrionale: diverse polemiche e
qualche tipo di protesta, che tuttavia sono andate a sbattere sul muro
di gomma delle istituzioni grazie anche alla “brillante” dialettica dei
rappresentanti della multinazionale (a proposito di miracolosi filtri
di ultima generazione), nonché dal ritornello sindacale sulla crisi e
sulla necessità, tumori o non tumori, di preservare i posti di lavoro…
Scopo di questo opuscolo è contribuire alla crescita di un’opposizione
(realmente efficace) a questo triste sviluppo mascherato da ineluttabile
progresso: non siamo degli esperti ma persone che vogliono rendersi conto di quello che ci capita addosso e agire di conseguenza.
In effetti degli “esperti” si può fare quasi sempre a meno: non serve
dimostrare scientificamente che una fonderia emette diossine se,
semplicemente, respiriamo aria schifosa.
E poi gli avvelenatori avranno specialisti sempre più bravi e preparati dei nostri…

L’INSURREZIONE CHE VIENE… FINALMENTE!

FINALMENTE L’EDIZIONE IN ITALIANO de L’INSURRECTION QUI VIENT", a firma del “Comitato invisibile”.

E’ una sorta di edizione collettiva alla cui realizzazione hanno partecipato diverse realtà e compagn*.

molti già lo conosceranno: ne girava già una traduzione in rete, e poi ha suscitato abbastanza clamore, anche in seguito agli arresti dei compagni di Tarnac, in Francia.

 pui scaricarlo in PDF cliccando qui

oppure trovarlo in ed. cartacea all’angolo bistro/distro al DESIR.

Per distribuirlo: comitatoinvisibile@libero.it costa 5€, per ordini superiori alle 5 copie sconto 50%

 

Guerra, petrolio… rivolte

IN QUESTO SPAZIO RACCOGLIAMO E SEGNIALIAMO MATERIALI UTILI SU GUERRA, RISORSE MINERARIE, NOCIVITA’, DOMINIO, REPRESSIONE E "SICUREZZA"… E IL MONDO CHE LI PRODUCE


 

Indymedia nordest e i sempre aggiornati dossier su Nucleare, Tav, Antimilitarismo e Cie

Divide Et Impera: Video sulla strategia del dominio di dividere in fazioni contrapposte
la popolazione per sfruttarla impunemente e sui lager del terzo
millennio: i CIE.

Difesa servizi S.P.A.: il business militare tra rifiuti, cioccolatini e nucleare

ESERCITO IN CADORE

Due interessanti testi de Los Amigos de Ludd sull’età del petrolio e sulla guerra come condizione per prolungarne la catastrof:

Guerre alle frontiere, pace sulle autostrade

Cosa possiamo aspettarci dall’eusarimento del petrolio

e qualche articolo da romperelerighe.noblogs.org

Guerra all’ENI-AGIP

Vicenza è sempre più Africom (2009) 

La Vicenza connection delle basi militari USA in Italia

UNA TESTIMONIANZA SULLE ORDINARIE TORTURE INFLITTE DALL’ESERCITO ITALIANO, dalla trasmissione "LE IENE"

 

 

 

VEN. 18/6 CENA BENEFIT LOTTA AMIANTO

SEGUE IL VOLANTINO CHE ABBIAMO DISTRIBUITO IL 23/4 ALLA MANIFESTAZIONE A SOSTEGNO DEGLI IMPUTATI AL PROCESSO ALLA LOTTA CONTRO L’AMIANTO (PROCESSO PER ALTRO VINTO CON L’ASSOLUZIONE!!!):

LE COPERTURE DELL’AMIANTO Continue reading →