ISRAELE KILL! KILL! KILL!: UN VOLANTINO DISTRIBUITO A FELTRE IN QUESTI GIORNI

ISRAELE KILL! KILL! KILL!

IERI MATTINA L’ESERCITO ISRAELIANO HA ATTACCATO LA FREEDOM FLOTILLA UCCIDENDO ALMENO 10 PERSONE E FERENDONE ALTRE.

La Freedom Flotilla è una flotta carica di aiuti umanitari per la popolazione della Striscia di Gaza, tra cui medicine, alimentari e anche case prefabbricate. Sulla nave erano presenti oltre 700 attivisti di 40 nazionalità diverse, tra cui molte organizzazioni umanitarie, ma non solo.

L’attacco è avvenuto in acque internazionali, a oltre 50 miglia dalle acque territoriali israeliane, dove la nave già da domenica era stata circondata, e le persone a bordo delle imbarcazioni sono state sequestrate. Non si hanno peraltro notizie dei fermati dalle due di ieri notte. Tutte le navi, eccetto due, sono state portate nel porto di Ashdod.
Per sottolineare l’illegittimità dell’attacco, attiviste e attivisti si sono rifiutati di firmare l’atto di espulsione in cui si dichiarava l’ingresso illegale in Israele. Sono quindi detenuti, ma con la possibilità di un approfondimento giudiziario su quanto è accaduto.

Israele è alleato dei governi occidentali e laboratorio esemplare di una società completamente militarizzata a “dissenso zero”. Uno stato di polizia in cui la (poca) libertà dei suoi cittadini è pagata a caro prezzo dai palestinesi. Come accade ogni giorno a Gaza, un carcere a cielo aperto, assediato dall’esercito israeliano, dove centinaia di migliaia di persone sono private della libertà, della dignità, della vita.

MANOLO LUPPICHINI, UNO DEGLI ATTIVISTI SEQUESTRATI, È UN COMPAGNO CHE DA ANNI DOCUMENTA LA SITUAZIONE NELLA STRISCIA DI GAZA E HA PORTATO LA SUA ESPERIENZA QUALCHE TEMPO FA ANCHE QUI A FELTRE, AL DÉSIR.

CI UNIAMO ANCHE NOI AL GRIDO DI CHI IN TUTTO IL MONDO VUOLE LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DI TUTTI I SEQUESTRATI E LA LIBERTÀ PER I PALESTINESI!

Desideranti

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SABATO 22 MAGGIO: ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA+BENEFIT/CONCERTI PER UN FRATELLO PROCESSATO PER I FATTI DI GENOVA 2001

PER L’ASSEMBLEA ANTIMILITARISTA CLICCAQUI

VENERDI 21 MAGGIO DALLE 21: DUE IMPORTANTI PROIEZIONI, PARTECIPANO GLI AUTORI

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Dal 2003 al 2009, un gruppo di videomakers, ha documentato la cosidetta
emergenza rifiuti Campana per svelarne gli ingranaggi, individuare
responsabilità e attori di quindici anni di gestione straordinaria. Uno
spettacolo costato miliardi di euro e decine di processi in corso. Ma
dove finiscono i rifiuti campani? Quali sono le ferite di una terra
bruciata e i danni alla salute di milioni di persone? Il più grande
disastro ecologico dellEuropa occidentale raccontato dalle voci delle
comunità in lotta per difendere il proprio futuro: l’assalto ai fondi
pubblici, le zone d’ombra della democrazia, il boicottaggio della
differenziata, le collusioni con le ecomafie e le proposte di chi si
interroga seriamente sulle alternative.

E se vivere in emergenza fosse solo una strategia per accumulare
profitti!? 

Da un’idea di Sabina Laddaga, Maurizio Braucci e Nicola Angrisano con la
voce narrante di Ascanio Celestini con le musiche di Marco Messina
Regia di Nicola Angrisano

A SEGUIRE:


 

Il tempo
delle arance: immigrati e apartheid a Rosarno

 Video realizzato il 9 gennaio 2010, durante il pogrom
anti-immigrati e le deportazioni di massa seguite al ferimento di
quattro braccianti africani e alla conseguente rivolta dei migrant

 

PROCESSO ALLA LOTTA CONTRO L’AMIANTO: CORTEO DEL 23 APRILE, ALLE 9 PZZA PILONI, BELLUNO

SABATO 24 APRILE – SELF MADE JAM!

SABATO 12 GIUGNO….LOTTA DI CASSE! HIP HOP JAM DALLE 21.00

FELTRE: UN’AZIONE CONTRO I CIE

 

dal blog di noi non siamo complici :

"C’è il mio nome nella lista?"
21 Marzo, 2010

Due agenti di polizia, una donna e un uomo, fermano un’immigrata per controllarne i documenti. La donna cerca di scappare
perché ne è sprovvista, ma loro la bloccano, la ammanettano e la rinchiudono nel Cie. Dalla gabbia la donna chiede ossessivamente a due guardie, senza ricevere risposta ma solo sguardi cinici, "C’è il mio nome nella lista? C’è il mio nome nella lista?". La lista è quella delle donne che quel giorno verranno espulse dall’Italia con un volo Frontex.
La donna ha il terrore di essere rimandata nel suo paese, dove la aspetta un destino di morte.

Questa l’iniziativa a sorpresa preannunciata nel blog: una simulazione che ieri alcune di noi con compagne e compagni del Désir di Feltre (BL) ha fatto nel centro del paese, attirando l’attenzione di chi passava di là.

Alla simulazione sono seguiti interventi e volantinaggi sulla vicenda di Joy e sulla realtà dei Cie e delle deportazioni.
 
L’idea di questa simulazione ci è venuta da una frase di Joy. La mattina in cui l’avrebbero dovuta "rimpatriare", infatti, dopo ore di angosciosa attesa che hanno ricordato a molte di noi i famigerati "braccetti della morte" delle carceri statunitensi, Joy ha chiamato emozionatissima ripetendo più volte "Il mio nome non è nella lista!". Quella frase ci ha immediatamente catapultate dai "braccetti della morte" ai lager nazisti. Proprio qualche ora prima ci aveva detto "Hanno cominciato a portare via le donne…".
 
Crediamo non ci sia altro da aggiungere… ma molto da fare per fermare questo orrore!

per ascoltare l’intervista a Joy e terti aggiornatoa sulla lotta contro i CIE: http://noinonsiamocomplici.noblogs.org/

Sabato 20 marzo presentazione del libro “Difendere la razza” di Nicoletta Poidimani

SABATO 27 FEBBRAIO IN LARGO CASTALDI A FELTRE CONTRO GUERRA E NUCLEARE. DALLE 15:30

UNA VOLTA PER TUTTE: AL DESIR UNA MOSTRA CONTRO IL NUCLEARE. SABATO 27/2 DALLE 15:30 INIZIATIVA NO NUKE IN LARGO CASTALDI A FEL3

Una mostra a cura dell’ASSEMBLEA CONTRO IL NUCLEARE PIEMONTE, PER IL RILANCIO DELL’OPPOSIZIONE AL NUCLEARE E AL MONDO CHE LO PRODUCE

Una nuova avventura nel disastro del nucleare è alle porte, e l’illusione che tale minaccia fosse stata scongiurata dalle lotte antinucleari degli anni ’70/’80 si è infranta di fronte a brame di profitto e di iperproduzione
energetica spacciate come necessità e interesse strategico per il rilancio dell’economia del Paese.
In realtà, anche nell’Italia "denuclearizzata" degli ultimi vent’anni, i tentacoli della nocività atomica non hanno mai smesso di estendersi sulle nostre vite e sui territori in cui viviamo: depositi di scorie e di armi atomiche, centri di ricerca e reattori sperimentali, energia nucleare importata dall’estero. Sono stati decenni in cui la radioattività ha progressivamente esteso la sua contaminazione attraverso terre, acque, venti e ci siamo abituati ai tumori quasi come fossero un naturale frutto del nostro invecchiare.
L’assurdità, la pericolosità, l’incremento di nocività che vecchi e nuovi programmi atomici comportano per il vivente sul pianeta sono sotto gli occhi di tutti, e ci danno tutte le ragioni per non dover aspettare la costruzione delle nuove centrali (i cui siti verranno resi pubblici, guarda caso, dopo le prossime elezioni) per rilanciare l’opposizione al nucleare.
Prima che sia troppo tardi, mobilitiamoci in prima persona, tenendoci alla larga dalle manovre di istituzioni, partiti e lobbies economiche: non permettiamo che la mafia dell’atomo rinnovi i suoi progetti di devastazione irreversibile del pianeta.