NONOSTANTE TUTTO…
L’AREA BARDIN NON E’
STATA ANCORA BONIFICATA!
lunedì 28 gennaio 2008
presso l’ufficio del giudice di pace di Belluno, si è svolta l’udienza
conclusiva del processo ai 15 attivisti che il 26 maggio 2006 attuarono la
protesta contro la presenza di amianto nell’area Bardin a Belluno.
L’udienza si è conclusa
con l’assoluzione di tutti gli imputati.
Il giudice di pace ha
deciso per l’assoluzione che annulla l’ordinanza del Prefetto (prot.
n°88/207/2006), su informativa delle forze dell’ordine, che condannava, per
blocco stradale, al pagamento di una pena pecuniaria di 2700€ a testa (per un
totale di più di 40000€!!!).
Questo risultato è stato
possibile grazie alla mobilitazione di quanti, dopo la condanna prefettizia, si
sono spesi per fare emergere questa contraddizione: i comitati (Prà Gras,
Fortogna , San Pietro di Rosà, Gruppo natura di Lentiai), Fulvio Aurora e l’Ass.
italiana esposti amianto, la dot.ssa Gemma Gatta (Ist. Naz. dei tumori, Milano),
l’Ass. esposti amianto di Monfalcone, il Comitato esposti amianto ex
Metallurgica feltrino, i fratelli e le sorelle che hanno prodotto il materiale
video a supporto del ricorso legale, l’avv. Davide Fent, tutti/e quelli che
attraversano il Lab. Biopolitico Desir.
Dopo questa assoluzione da
parte del Giudice di pace siamo determinati a dare seguito alla proposta (caduta
nel vuoto) che già facemmo al prefetto di Belluno: una mappatura autogestita dei
siti nocivi del territorio dolomitico.
Per la creazione di una
rete tra singolarità cooperanti capace di sviluppare lotte e azioni mirate a
liberare il territorio dalla nocività su persone, cose e ambiente.
Alcuni imputati
Jan Gavino Pozzobon
Andrea Nasso
Da Ronche Marco
Maoret Valentina
Gris Vittorio
Zanon Dori
Zerboni Alessandra