AMIANTO
BONIFICARE IL TERRITORIO
COMINCIANDO DALL’ AREA BARDIN
Comunicato -30°
Due anni fa una trentina di
singolarità antagoniste occupano l’ex area Bardin in via Lungardo a Belluno.
Un’area liberata dalla
speculazione immobiliare per la costruzione di uno spazio di libertà né
pubblico, né privato: comune! La Black Panthers’ Zone.
Costretti dall’arrogante inciucio
tra proprietà privata e poteri costituiti dismettiamo l’occupazione dell’area.
Anche i cittadini che abitano nei
pressi del sito (costituiti oggi in comitato) ci informano che da anni sono
costretti a convivere con la presenza di amianto e di olio industriale esausto
depositato nelle vicinanze del fiume Ardo.
Un’occupazione che a distanza di
due anni rimane una contraddizione aperta.
Forse perché siamo in periodo
elettorale, il Comune di Belluno è intervenuto minacciando delle sanzioni
amministrative nel caso in cui la proprietà privata non provveda alla bonifica
del sito (chic! vedi area ex Comedil di Ponte nelle Alpi dove grossi
intellettuali hanno realizzato una speculazione immobiliare degna della più
obsoleta modernità)
Questa è una boutade elettorale?
Sicuramente è interessata e tardiva; ma comunque costretta a riconoscere
pubblicamente il valore sociale dell’occupazione.
A noi trenta denunce, a voi trecento
voti in più! (No Justice! No Peace!)
Non esiste una teoria senza una
pratica teorica. Come non esiste una pratica che non innovi la teoria.
Questo cospirare insieme ha dato vita
a un nuovo percorso conflittuale che ha portato, attraverso l’occupazione
dell’ex Liceo Dal Piaz (Ostello Dal P.a.z.), alla costituzione del Desir
Laboratorio Biopolitico, via montegrappa a Feltre.
In questo percorso di lotta,
fondamentale è stata l’occupazione dell’Ostello Dal P.A.Z. Nel farsi e disfarsi
di quella situazione di lotta oltre a subire la repressione degli apparati di
potere (Polizia, Carabinieri, Magistratura, Comune di Feltre, ecc…) abbiamo
dovuto anche superare la dissociazione opportunistica dei cosiddetti Magazzini
Prensili e quella più subdola degli ex comapagni/e con cui abbiamo attraversato
la Cayennoutgestita e la Comunità Nomadica Hangarzone. Stendiamo un velo
“petoso” sull’ex candidato sindaco feltrino in quota Rifondazione&Co.
Bando alle ciance, veniamo al
dunque.
Ringraziamo ogni singolarità e i
fratelli e sorelle del movimento che dal Veneto, dalla Lombardia e dal Trentino
hanno condiviso con noi l’occupazione di quest’area.
Fratelli e sorelle che come noi
provano in forme diverse a costruire vie di fuga, esodo da poteri sempre più
invasivi e deliranti, attraverso quel piano conflittuale che siamo convinti sia
l’unica strada praticabile per trasformare l’esistente. Tifiamo May Day, tifiamo
banlieues, tifiamo NoTav, tifiamo rivolta!
Amnistia per tutti/e quelli che
all’opportunismo e al gioco della rappresentanza impossibile preferiscono l’economia
DESIdeRante.
Black Panthers’ Community
For Self Defense